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Lo stato preoccupante delle tecniche proiettive per l'età evolutiva in Italia

di Patrizio E. Tressoldi, Claudia Barilani e Luigi Pedrabissi

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I reattivi che prenderemo in considerazione saranno il Disegno della Figura Umana, il Disegno della Famiglia, il Children Apperception Test, le Favole di Duss e il Disegno dell’Albero, ma riteniamo che l’analisi critica che faremo per queste tecniche di indagine psicologica dovrebbe essere estesa anche a tutte le altre. Di ogni strumento richiameremo gli scopi originali per cui è stato costruito ed eventualmente le revisioni intervenute nel tempo. Non richiameremo le modalità di applicazione e di scoring perché già disponibili in altre fonti, nei manuali forniti dalle case editrici e nel già citato volume di Lis (1998). Come anticipato, ci soffermeremo solo sulle informazioni disponibili relative ai controlli della attendibilità e validità di questi strumenti partendo da una analisi del manuale originale e dalla letteratura italiana, ma facendo riferimento anche alla letteratura internazionale, senza peraltro avere l’ambizione di fornire una rassegna esauriente della situazione in altri paesi. Nelle considerazioni generali, forniremo infine delle raccomandazioni utili, a nostro giudizio, per un loro corretto uso.

Il Disegno della Figura Umana (DFU) di Karen Mac- Hover

Questo reattivo, di cui esiste anche una versione per la valutazione dello sviluppo cognitivo di cui qui non ci occuperemo, è stato proposto da Karen Machover nel 1951 (edizione italiana, 1968) e successivamente rivisto, tra gli altri, da Harris nel 1963, da Koppitz nel 1968 e da Naglieri nel 1991, partendo dall’assunto teorico, ispirato ad una interpretazione psicodinamica, che il disegno della figura umana rappresenti l’espressione del Sé o del corpo nell’ambiente e che l’immagine composta che costituisce la figura disegnata sia intimamente legata al Sé in tutte le sue ramificazioni. Utilizzando tutte le informazioni rilevabili dal disegno della figura maschile e femminile, si dovrebbero quindi ricavare indicazioni sullo stato di identificazione sessuale del soggetto, sulla valutazione che ha di sé, sul suo stato emotivo e sul suo rapporto con l’ambiente sociale.

Caratteristiche psicometriche.
Sfortunatamente, nel manuale italiano l’autrice non fornisce dati sulla validazione del suo reattivo. Per quanto riguarda la validità, l’autrice nel suo manuale garantisce: «Nella tecnica del disegno più che in altri metodi proiettivi, la teoria seguì il successo pratico, la validazione empirica precedette la costruzione di un sistema teorico». Rispetto all’interpretazione del disegno, si rimanda ad un dettagliato studio clinico, non riportato, tramite il quale si è giunti ad un sistema di interpretazione ampio, e così ci si esprime: «Queste interpretazioni hanno soddisfatto e continuano a soddisfare rigorose norme di validazione clinica specifica in ciascun caso studiato », ma anche a questo proposito non si forniscono indicazioni precise o riferimenti ad articoli per visionare «le rigorose norme di validazione».