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Plasticità cerebrale e funzioni cognitive

di Antonio Godino tratto da Psychofenia – vol. VI, n. 9, 2003

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La crescita e la morte neuronale - Nell’embrione la struttura nervosa primitiva si presenta come una sdifferenziazione del foglietto ectodermico in forma tubolare (il tubo neurale) ed è composta da due distinti tipi di cellule: i protoneuroni e la protoglia. Le cellule gliali servono da “guida” spaziale allo sviluppo ed alla disposizione dei neuroni a mano a mano che questi si moltiplicano. La disposizione definitiva delle cellule neuronali nel cervello “maturo” è quindi strettamente dipendente dal momento e dalla sequenza temporale della loro “nascita”: le cellule più antiche hanno il nucleo nei pressi delle pareti ventricolari o comunque una disposizione periassiale rispetto al SNC, mentre quelle di più recente sviluppo sono anche le più superficiali o corticali. Le strutture più progredite filogeneticamente, come il neo-encefalo ed il telencefalo, sono, pertanto, anche le strutture con l’ontogenesi più tardiva (AAVV, 1986; Lashley, 1991). Nel cervello maturo (ovvero nelle ultime settimane della vita intrauterina e dopo la nascita) la glia ha cambiato totalmente di funzione: non serve più da guida per uno sviluppo morfologico e numerico neuronale, ormai cessato, ma funge da tessuto connettivo di sostegno e/o da guaina isolante degli assoni. Le cellule nervose mature, come è ben noto, hanno una inibizione totale della funzione mitotica. Alla loro grande specializzazione funzionale corrisponde una totale perdita di capacità riproduttiva e riparativa. Un aspetto dell’invecchiamento fisiologico del SNC è quindi dato dal calo, netto e progressivo, della popolazione neuronale. Questo calo numerico è dovuto ad una lunga serie di meccanismi. Fra di essi possiamo ricordare le atrofie circoscritte da ipo-ossigenazione, il calo di sostanze neurotrofiche presenti negli organi (sensoriali o motori) sui quali si proiettano gli assoni neuronali, l’ossidazione dei fosfolipidi costituenti le membrane cellulari, l’accumulo di sostanze neurotossiche con l’innesco di processi degenerativi, etc.