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Il costruttivismo e le sue radici

di Ernst von Glasersfeld

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Un secondo fattore portato alla luce dalla cibernetica riguarda la comunicazione. Non è necessario qui dilungarsi sulla teoria matematica di Shannon (4) che per la prima volta fornì una definizione utile e precisa della nozione di informazione. Basta ricordare ciò che l'analisi del processo di comunicazione dimostrò in modo limpidissimo: sono i segnali fisici che, per cosí dire, "viaggiano" dal mittente al ricevente; non i loro significati. Perciò questi segnali — e ciò vale anche per le parole delle lingue naturali — non trasmettono contenuti ma istruzioni di scelta, e questa scelta riguarda il repertorio di concetti e di strutture concettuali che ciascuno dei comunicanti si è costruito durante la sua esperienza di interazioni sociali. La cibernetica dunque, con questi due fattori ha fornito due elementi importanti alla teoria della conoscenza: (1) per quanto riguarda il sapere, l’immagine di un mondo apparentemente esterno che un organismo vivente organizza in base a eventi del suo sistema nervoso (modello neurofisiologico della percezione) può rispecchiare questi eventi, ma non rispecchia delle strutture obiettive e indipendenti dal sistema nervoso; (2) le idee, la conoscenza, l’informazione che la tradizione ha sempre considerati trasmissibili tramite il linguaggio, si rivelano anche loro costruzioni che ogni individuo deve astrarre (o costruire) dalla propria esperienza. Benché i significati che ciascuno si costruisce vengano adattati e adeguati tramite l'uso sociale, non c’è mai la possibilità di un confronto diretto con le costruzioni di un interlocutore. Perciò, dire che si ha compreso l'enunciato di un altro, indica nel migliore dei casi che, per il momento, la propria interpretazione non sembra dare luogo a delle discrepanze.