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Le risorse emotive nella scuola

di Giorgio Blandino

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Il presente lavoro si collega a quel saggio per le premesse teoriche in esso contenute e cerca di svilupparle. Infatti tutti gli insegnanti, i dirigenti e i vari operatori scolastici che abbiamo incontrato, o con i quali abbiamo discusso dei temi trattati ne “La disponibilità ad apprendere” (in seminari, corsi di formazione, convegni ecc.) così come tutti quelli che ci hanno scritto dopo la lettura del testo, sottolineavano la medesima cosa: essere necessario per loro avere spazi e possibilità di pensare ai sentimenti e alle emozioni che li attraversano nell’operare quotidiano, ben consapevoli che la possibilità di “pensarli” costituisce un bisogno reale senza il riconoscimento del quale non ci si deve illudere di poter davvero lavorare meglio e davvero migliorare la scuola. Sulla base di queste esperienze e di queste considerazioni e in rapporto, da una parte, ai cambiamenti strutturali avvenuti in questi ultimi tempi nella scuola italiana con l’avvento dell’autonomia e, dall’altra, alle esigenze emerse da chi nella scuola ci vive quotidianamente abbiamo deciso, per così dire, di “battere il ferro fin che è caldo” e sviluppare i presupposti del precedente saggio non solo in rapporto a esigenze di chiarimento di problemi rimasti aperti e alle molte domande di precisazione che abbiamo avuto ma soprattutto per cercare di mostrare le loro implicazioni gestionali alla luce delle nuove istanze istituzionali. Per far capire ai nostri lettori di che cosa tratta, concretamente, il libro ci vuole dire brevemente come è strutturato ? Il testo è strutturato in tre parti più una premessa e una conclusione: la prima parte cerca di fornire un inquadramento generale del problema della gestione del processo educativo e di mostrare quale è il vantaggio di adottare un modello di osservazione psicodinamico (di matrice psicoanalitica) e quali sono i suggerimenti che ne derivano a una scuola organizzata secondo i criteri dell’autonomia. La seconda parte descrive minuziosamente le problematiche emotive della gestione osservate nei loro molteplici aspetti, a partire dalla considerazione delle varie dinamiche istituzionali, e fornisce numerosi esempi pratici di quanto viene illustrato teoricamente La terza parte infine si sofferma su ambiti specifici e particolari di gestione.