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Le tecniche dell'insegnamento gentile e della schermatura visiva nel controllo delle stereotipie

di J. Jordan - N.N. Singh - A.C. Repp
Tratto da Edizioni Erickson

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L’«insegnamento gentile» (gentle teaching) è un nuovo approccio per il trattamento educativo di comportamenti-problema di persone con ritardo mentale. Nel suo insieme, lo si può considerare un approccio tecnico caratterizzato da basi più filosofiche che empiriche (Casey, McGee, Stark e Menolascino, 1985; McGee, Menolascino e Menousek, in corso di stampa; Menolascino e McGee, 1983). L’obiettivo dichiarato dell’insegnamento gentile è quello di sviluppare al massimo nel soggetto il valore rinforzante dell’interazione sociale, affinché si verifichi un bonding solido (instaurazione di legame) fra il soggetto stesso e l’operatore. Il bonding può porre l’operatore in condizione di esercitare un buon controllo sul comportamento del soggetto principalmente attraverso l’interazione con lui. McGee e i suoi colleghi (Casey et al., 1985; McGee et al., in corso di stampa; Menolascino e McGee, 1983) sostengono inoltre che la peculiarità fondamentale dell’insegnamento gentile consiste nell’utilizzo di un atteggiamento umanizzante e rispettoso delle persone con ritardo mentale e nel netto rifiuto di tecniche punitive. McGee (1985d) riferisce che la procedura dell’insegnamento gentile è stata applicata con successo a 650 ospiti dell’Istituto Psichiatrico del Nebraska negli ultimi 5 anni. Questi degenti rappresentavano ogni livello di ritardo e manifestavano gravi problemi comportamentali tra i quali