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Stile d’attaccamento e percorsi di sviluppo

di Alessandra Pace

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Il processo d’attaccamento (Bowlby, 1972; 1975; 1983; 1989) è un’esperienza interpersonale che influenza, fin dalla primissima infanzia, lo sviluppo dell’individuo. Le ricerche svolte nell’ambito della teoria dell’attaccamento hanno evidenziato l’esistenza di quattro stili fondamentali d’attaccamento, corrispondenti ad altrettante modalità d’accudimento da parte delle persone che si prendono cura del bambino. Molti studi hanno mostrato, poi, che ad ogni modello d’attaccamento sono spesso correlate particolari caratteristiche della personalità e dello stile relazionale individuale. In questo articolo verranno presentati i risultati di alcuni di questi studi.

Gli stili d’attaccamento
Lo studio delle esperienze d’attaccamento ha evidenziato l’esistenza di quattro stili d’attaccamento fondamentali. Tra questi stili ritroviamo l’attaccamento sicuro, denominato anche attaccamento di tipo B, che è preludio di uno sviluppo altamente desiderabile (Homes, 1994). Gli altri tre, ossia ansioso-evitante (A), ambivalente o ansioso-resistente (C), e disorientato-disorganizzato (D), portano alla formazione di rappresentazioni interne di sé e degli altri che sembrano ostacolare uno sviluppo adeguato. Analizziamo i vari stili d’attaccamento e le caratteristiche dei bambini e degli adolescenti che presentano un particolare stile, premettendo che il confronto fra gli studi che utilizzano strumenti diversi di classificazione dei modelli d’attaccamento è stato realizzato sulla base delle similitudini riscontrate tra le varie categorie adottate dai ricercatori (Cassidy, 1994; Cassidy, Berlin, 1994; Dozier, Kobak, 1992; Holmes, 1994; Kobak, Scheery, 1988; Liotti, 1996; Main, Hesse, 1996; Mayseless, 1996;) oltre che dagli studi sulla permanenza degli stili d’attaccamento nel corso dello sviluppo (Gianoli, 1996; Holmes, 1994; Liotti, 1994; Liotti, Tombolini, 1993; van IJzendoorn, 1996) e sulla trasmissione intergenerazionale dei modelli operativi interni (Benoit, Parker, 1994; Fonagy et al., 1996a; Gianoli, 1996; Holmes, 1994; Liotti, 1994; Liotti, Tombolini, 1993; van IJzendoorn, 1996; Zeneah, 1996).

L’attaccamento di tipo B
Lo stile di attaccamento di tipo B, o attaccamento sicuro (Liotti, Pallini, 1990), rappresenta la norma statistica, oltre che la norma ideale e funzionale del sistema dell’attaccamento.
La denominazione “sicuro” deriva dalla constatazione che il bambino appare fiducioso di ottenere, dalla figura d’attaccamento, un’attenzione pronta: perciò si allontana senza timore da lei per esplorare con sicurezza ambienti nuovi e si mostra socievole con gli estranei, quando questa persona è presente. Se lei si allontana mentre il bambino è in un ambiente nuovo o con un estraneo, nel piccolo si attiva il sistema dell’attaccamento: egli protesta, piange e cerca il contatto con la figura d’attaccamento, finché questa non ritorna e lo prende in braccio. A questo punto il bambino sicuro si calma e ricomincia tranquillamente il gioco e l’esplorazione.