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Le tecniche dell'insegnamento gentile e della schermatura visiva nel controllo delle stereotipie
di J. Jordan - N.N. Singh - A.C. Repp
Tratto da Edizioni Erickson
pag. 20 di 26
Gli effetti sul comportamento orientato al compito
Il progresso limitato di Kevin e Paul nello sviluppare un comportamento
sul compito e la loro continua dipendenza dall’insegnamento diretto
dell’operatore, anche quando la loro stereotipia venne ridotta, fu un
risultato inaspettato. Spiegazioni verosimili possono essere l’eccessiva
difficoltà del compito (Weeks e Gaylord-Ross, 1981), la inibizione generalizzata
a rispondere che può seguire l’uso di una procedura punitiva (Koegel,
Firestone, Kramme e Dunlap, 1974), o il fatto che il compito stesso non
fosse rinforzante a sufficienza (Murphy, Carr e Callais, 1986). L’ipotesi
della difficoltà del compito sembra improbabile perché i soggetti sapevano
eseguire tutte le operazioni richieste autonomamente. Anche l’ipotesi della
inibizione a rispondere sembra inverosimile perché non c’era una flessione
particolarmente degna di nota nel comportamento sul compito dalla fase di insegnamento diretto su un compito, dove non si registravano conseguenze
negative per la stereotipia, alla fase seguente in cui venne usata la
schermatura visiva. L’ultima ipotesi (compito scarsamente rinforzante)
sembra la più credibile perché i soggetti in genere cessavano ogni attività
strutturata iniziata autonomamente dopo un periodo relativamente breve.
Inoltre, conseguenze sociali in forma di lode verbale o contatto fisico non
parvero avere un grande impatto motivazionale su Kevin e David e
addirittura distraevano Paul dal compito. Qualche altro tipo di rinforzatori
potrebbe risolvere questo problema.