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L'adolescenza: crisi psicologica o psicopatologia?
di Nicola Lalli – Agostino Manzi - Romana Panieri, 2005
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c) Fase esplorativa: la capacità di movimento (deambulazione) permette infatti al bambino di
allontanarsi attivamente dall'oggetto, ma allo stesso tempo di poterne individuare la
presenza, attraverso il richiamo verbale e l'ascolto.
d) Conoscenza del diverso: la scoperta cioè di un essere fisicamente e psichicamente
diverso, fatto che comporta l'uscita definitiva da una fase basata esclusivamente sul
riconoscimento dell'uguale.
e) Incontro con l'esterno: con una realtà non familiare e accettazione di un mondo diverso da
quello familiare. E' la situazione tipica dell'asilo.
f) Pubertà: ultima tappa fondamentale che coincide la modificazione fisica e l'accettazione
successiva di un identità sessuale.
Dobbiamo considerare le crisi non come un momento puntiforme, ma come una fase che
può essere più o meno lunga; sono comunque fasi ove (come l'etimologia indica) ci deve
essere una scelta, tra la sicurezza della situazione attuale e l'avventura verso una situazione
nuova e quindi sconosciuta.
Quindi le crisi rappresentano momenti decisivi perchè implicano una scelta, sulla quale
influiranno vari fattori:
1. Una situazione complessiva di sviluppo psichico: le crisi quindi non sono collegate a
particolari e parziali zone erogene, ma alla intera organizzazine psichica del bambino;
2. L'acquisizione di nuove capacità, dovute alla maturazione biologica del bambino.
3. L'importanza e la significatività dell’A.S. sulla possibilità o meno di far affrontare e
superare la crisi. Per esempio l’insorgenza di specifiche e non risolte conflittualità
dell’A.S. possono paralizzare l’evoluzione nel bambino.
Come abbiamo visto con la pubertà fenomeno biologico, e l’adolescenza fenomeno
prevalentemente psicologico, siamo giunti all’ultima tappa fondamentale di sviluppo.
Certamente il decorso delle fasi precedenti avrà una influenza determinante, perchè è in
questa fase che le acquisizioni o il deficit ritorneranno a galla, comportando il notevole sforzo
di integrare il passato in previsione del futuro.
A questo punto il giovane è ad un bivio: come Edipo deve imboccare la strada giusta, e
deve superare soprattutto le eventuali identificazioni avvenute nei periodi precedenti. In
questo senso possiamo distinguere una crisi adolescenziale normale, oppure una difficoltà
evolutiva che può esprimersi con diverse modalità psicopatologiche.