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L'adolescenza: crisi psicologica o psicopatologia?

di Nicola Lalli – Agostino Manzi - Romana Panieri, 2005

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7.1.4. Suicidio mascherato Tutti gli autori che si sono interessati alla condotta suicidaria sono convinti che il suicidio mascherato sia estremamente frequente, anche se difficilmente dimostrabile con sicurezza. Da una parte manca infatti qualsiasi possibilità di comprendere la motivazione, perché in genere purtroppo è un suicidio riuscito, dall'altra una ricerca anamnestica risulta infruttuosa dal momento che i parenti sono restii ad accettare l'evento e tendono a negare qualsiasi eventuale problematica preesistente. La tendenza dei familiari a negare qualsiasi problematica o psicopatologia del suicida è un evento ricorrente. Parenti e conoscenti, interrogati sullo stato psichico del suicida affermano con convinzione che non c'era in questi alcun segno di malessere prima del gesto. Questo comportamento che spesso sembra strano o poco sincero, ha cause complesse. Da una parte bisogna tener presente che l'aspirante suicida, soprattutto se di sesso maschile, tende a non comunicare i propri stati d'animo o i propri malesseri. Dall'altra bisogna capire che, soprattutto i parenti, negano eventuali problematiche, perché l'ammissione li farebbe sentire colpevoli di non aver impedito il suicidio. Pertanto considerare un incidente incomprensibile come un suicidio mascherato, lascia sempre un margine di dubbio e di incertezza: questo spiega perchè i dati statistici sono così discordanti. Si può parlare di suicidio mascherato quando la condotta che ha portato al decesso dell'adolescente, è dovuta a cause inspiegabili o comunque a comportamenti che risultano essere eccessivamente pericolosi. Certamente si può obbiettare che l'adolescente non sempre ha quel patrimonio di esperienza che gli permette di discernere il rischio "lecito" da quello potenzialmente mortale. Tuttavia un auto lanciata a folle velocità o che va fuori strada in assenza di qualsiasi motivo legato ad un guasto meccanico o al fondo stradale, una ingestione esagerata di sostanze medicamentose e di alcool, l'affrontare situazioni alle quali si è assolutamente impreparati (come scalare una vetta difficile o affrontare il mare in condizioni proibitive) possono essere considerate condotte suicidarie mascherate. E' ovvio che questi casi andrebbero vagliati volta per volta e non sono sempre chiaramente dimostrabili: per questo il suicidio mascherato non entra nel computo statistico.