Home - Articoli sull'Infanzia e l'Adolescenza

Stile d’attaccamento e percorsi di sviluppo

di Alessandra Pace

pag. 7 di 16
idealizzazioni delle figure significative e del rapporto che li univa (Kobak, Scheery, 1988; Pianta, Egeland, Adam, 1996). Le narrazioni che offrono (Main 1995; 1996) della propria storia d’attaccamento sono brevi ed incomplete. Rispetto alle persone con attaccamento sicuro, offrono delle descrizioni del Sé meno coerenti (Lapsley, Rice, FitzGerald, 1990) e non hanno una buona capacità introspettiva (Pianta, Egeland, Adam, 1996). Forniscono delle spiegazioni dei sentimenti vissuti nelle relazioni intime, meno coerenti, integrate e logiche delle persone con attaccamento sicuro (Bartholomew, Horowitz, 1995) e tendono a minimizzare o negare, a livello cosciente, il disagio che provano nei contesti interpersonali (de Vito, Muscetta, 1996), disagio che però è evidente agli altri. Alcuni esperimenti sulla conduzione cutanea (Dozier, Kobak, 1992) hanno evidenziato come gli adolescenti con attaccamento di tipo A, di fronte a domande sulla separazione ed il rifiuto da parte delle figure d'attaccamento, mostravano di minimizzare le emozioni legate all'attaccamento: infatti, sembrava che non provassero emozioni durante la narrazione, ma la conduzione cutanea aumentava, indicando la presenza di un forte arousal. Tale tendenza a minimizzare le emozioni negative legate ai temi di separazione e rifiuto nelle relazioni d'attaccamento, assumendo un atteggiamento emotivamente distaccato, è confermata anche da altri studi (Kobak, Scheery, 1988; Kobak, Sudler, Gamble, 1991). Gli adolescenti con attaccamento di tipo A tendono a mostrare un minore senso di unicità personale rispetto ai coetanei con attaccamento sicuro (Lapsley, Rice, FitzGerald, 1990), hanno difficoltà a creare legami intimi (Kenny, 1994), ad adattarsi in ambienti e situazioni nuovi (Kenny, 1994; Lapsley, Rice, FitzGerald, 1990; Rice et al., 1995), a richiedere supporto alle figure significative (Kobak, Scheery, 1988; Ryan, Lynch, 1989) e a costruire legami, sia d'amicizia che d'amore, in cui ci sia una reciproca confidenza e supporto (Bartholomew, Horowitz, 1995; Kobak, Scheery, 1988). Tendono a coinvolgersi di meno, rispetto alle persone con attaccamento sicuro, nelle relazioni di coppia (Bartholomew, Horowitz, 1995) Sono persone piuttosto solitarie (Kobak, Scheery, 1988) e presentano dei problemi interpersonali dovuti alla loro eccessiva freddezza, alla mancanza di espressività e di disponibilità verso gli altri (Bartholomew, Horowitz, 1995).

3. L’attaccamento di tipo C
a. Caratteristiche e genesi dell’attaccamento di tipo C
I bambini con attaccamento di tipo C (Liotti, Pallini, 1990) si mostrano diffidenti verso gli estranei e restano vicini ai genitori. Inoltre, sono poco sicuri nell’esplorazione e attivano frequentemente il sistema dell’attaccamento. Quando la figura d’attaccamento si allontana, essi protestano, piangono intensamente e la loro protesta continua anche quando il genitore si riavvicina e li prende in braccio. Ciò indica che questi bambini si oppongono al conforto