idealizzazioni delle figure significative e del rapporto che li univa (Kobak,
Scheery, 1988; Pianta, Egeland, Adam, 1996). Le narrazioni che offrono
(Main 1995; 1996) della propria storia d’attaccamento sono brevi ed
incomplete.
Rispetto alle persone con attaccamento sicuro, offrono delle descrizioni
del Sé meno coerenti (Lapsley, Rice, FitzGerald, 1990) e non hanno una
buona capacità introspettiva (Pianta, Egeland, Adam, 1996). Forniscono delle
spiegazioni dei sentimenti vissuti nelle relazioni intime, meno coerenti,
integrate e logiche delle persone con attaccamento sicuro (Bartholomew,
Horowitz, 1995) e tendono a minimizzare o negare, a livello cosciente, il
disagio che provano nei contesti interpersonali (de Vito, Muscetta, 1996),
disagio che però è evidente agli altri.
Alcuni esperimenti sulla conduzione cutanea (Dozier, Kobak, 1992)
hanno evidenziato come gli adolescenti con attaccamento di tipo A, di fronte
a domande sulla separazione ed il rifiuto da parte delle figure d'attaccamento,
mostravano di minimizzare le emozioni legate all'attaccamento: infatti,
sembrava che non provassero emozioni durante la narrazione, ma la
conduzione cutanea aumentava, indicando la presenza di un forte arousal.
Tale tendenza a minimizzare le emozioni negative legate ai temi di
separazione e rifiuto nelle relazioni d'attaccamento, assumendo un
atteggiamento emotivamente distaccato, è confermata anche da altri studi
(Kobak, Scheery, 1988; Kobak, Sudler, Gamble, 1991).
Gli adolescenti con attaccamento di tipo A tendono a mostrare un minore
senso di unicità personale rispetto ai coetanei con attaccamento sicuro
(Lapsley, Rice, FitzGerald, 1990), hanno difficoltà a creare legami intimi
(Kenny, 1994), ad adattarsi in ambienti e situazioni nuovi (Kenny, 1994;
Lapsley, Rice, FitzGerald, 1990; Rice et al., 1995), a richiedere supporto alle
figure significative (Kobak, Scheery, 1988; Ryan, Lynch, 1989) e a costruire
legami, sia d'amicizia che d'amore, in cui ci sia una reciproca confidenza e
supporto (Bartholomew, Horowitz, 1995; Kobak, Scheery, 1988). Tendono a
coinvolgersi di meno, rispetto alle persone con attaccamento sicuro, nelle
relazioni di coppia (Bartholomew, Horowitz, 1995) Sono persone piuttosto
solitarie (Kobak, Scheery, 1988) e presentano dei problemi interpersonali
dovuti alla loro eccessiva freddezza, alla mancanza di espressività e di
disponibilità verso gli altri (Bartholomew, Horowitz, 1995).
3. L’attaccamento di tipo C
a. Caratteristiche e genesi dell’attaccamento di tipo C
I bambini con attaccamento di tipo C (Liotti, Pallini, 1990) si mostrano
diffidenti verso gli estranei e restano vicini ai genitori. Inoltre, sono poco
sicuri nell’esplorazione e attivano frequentemente il sistema dell’attaccamento.
Quando la figura d’attaccamento si allontana, essi protestano, piangono
intensamente e la loro protesta continua anche quando il genitore si riavvicina
e li prende in braccio. Ciò indica che questi bambini si oppongono al conforto
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Stile d’attaccamento e percorsi di sviluppo
di Alessandra Pace
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