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Stile d’attaccamento e percorsi di sviluppo

di Alessandra Pace

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Questa strategia comportamentale è “primaria” (Holmes, 1994), normale e positiva. La figura d’attaccamento a cui è collegato questo tipo di reazione (Liotti, Tombolini, 1993) è disponibile alle richieste di aiuto del bambino, in modo pronto e costante, ma gli fornisce conforto e protezione solo quando è lui a richiederli. Questa figura d’attaccamento rappresenta una “base sicura” da cui partire per le proprie esplorazioni. Poter contare su una base sicura è fondamentale per uno sviluppo sano.
b. L’attaccamento di tipo B nell’infanzia: le verifiche empiriche Secondo uno studio di Sroufe, Fox e Pancake (1983). I bambini con attaccamento sicuro, mostrano una minore dipendenza emotiva dai loro insegnanti della scuola materna, rispetto ai bambini classificati come insicuri. La dipendenza emotiva, che secondo la teoria di Bowlby (1989) è indicata dal bisogno di contatto, veniva analizzata osservando comportamenti come la ricerca continua di essere guidati dall’insegnante e il bisogno costante della sua attenzione.
In età prescolare, i bambini sicuri tendono alla comunicazione aperta e diretta, al negoziato e allo scambio affettivo con le figure d’attaccamento (Crittenden, 1994), manifestano ai genitori sia i sentimenti negativi che quelli positivi, allo scopo di mostrare il proprio interesse nel mantenere la relazione. Questi bambini sono in grado di regolare in modo flessibile le emozioni in rapporto alle contingenze ambientali. La disponibilità che ottengono dai genitori è un rinforzo al loro senso di efficacia nel modulare gli stati affettivi (Cassidy, 1994).
In uno studio, Grossman e Grossman (1993) hanno riscontrato come i bambini di 1 o 2 anni con un attaccamento sicuro, si mostrassero preoccupati e solleciti di fronte ad un clown che appariva triste e piangeva. Alcuni di questi bambini tentavano di consolarlo e poi riprendevano tranquillamente a giocare con lui quando tornava allegro. I bambini insicuri, invece, avevano un’espressione rigida ed evitavano il clown. Si mostravano, inoltre, turbati nel giocare con lui, anche quando il clown tornava ad essere gioioso.
Liotti (1994) riporta uno studio di Lutkenhaus e Grossman in cui i bambini sicuri, osservati a 3 anni durante il gioco, erano meno turbati dalla sconfitta rispetto a quelli insicuri e facevano più tentativi per “vincere” la volta seguente, senza eccedere in aggressività. Altri studi riportati da Liotti e Pallini (1990) mostrano come a 6 anni, in ambiente scolare, i bambini con un attaccamento B siano collaborativi sia con i coetanei che con gli insegnanti e giochino con piacere insieme agli altri. Nei confronti di coetanei che piangono o soffrono, i bambini sicuri si mostrano solleciti o per lo meno sono capaci di tollerarne le espressioni emozionali senza disagio o irritazione. Rispetto ai bambini con attaccamento insicuro (Liotti, Tombolini, 1993),